179.
Fu un'acqua seducente ad attrarmi nei suoi gorghi vorticosi. Ma come è travolgente la violenza della corrente. Passando, mi chiamano i vecchi dolci luoghi dove ho dimorato, dove la notte ascoltavo la canzone della cicala, solo, in pace, sotto il sambuco dall'alito profumato. Uomini tristi vedo sulla sponda. Ma io mi reggo sopra le onde, forte e fresco di corpo e di spirito. Sfocerò con la grande corrente. Voglio sfociare con essa.

"Nell'al di quà non mi si può afferrare. Ho la mia dimora tanto tra i morti quanto tra i non nati. Più vicino del consueto al cuore della creazione, ma ancora non abbastanza vicino.

Emana calore da me? Freschezza? Al di là di ogni ardore, nulla da ricordare. Più sono lontano, più sono pio. Al di qua talvolta godo dell'altrui male. Queste sono, in un certo senso, sfumature. I poeti non sono abbastanza pii per capirlo. E si scandalizzano un poco, questi dotti delle scritture."