L'Oeuvrekatalog

Una pagina dell'Oevrekatalog di Klee del 1938

Una pagina dell'Oeuvrekatalog di Klee del 1938

Paul Klee, fatto singolarissimo nel panorama artistico di ogni epoca, ha annotato di proprio pugno in un catalogo – noto con il nome di Oeuvrekatalog – ogni opera completata nel corso della sua vita di pittore. Nei primi anni questa documentazione è tenuta in quaderni dalle copertine in tela cerata e successivamente in raccoglitori. È conservato presso Zentrum Paul Klee di Berna con il resto del lascito kleeiano. Vi sono ordinatamente riportati 8918 lavori, ai quali vanno sommate 228 cosiddette Opere postume, da egli stesso selezionate lungo gli anni della sua attività decidendo di riservarle per un'annotazione separata.

Il maestro segue un procedimento quotidiano preciso e metodico: lavora a diversi quadri, anche contemporaneamente, quindi passa ad incorniciarli e a montare su supporti adeguati le opere su carta; infine, ciclicamente, registra tutto nell'Oeuvrekatalog firmandole ed attribuendo a ciascuna un titolo ed un numero di codice. E così ha fatto invariabilmente, nulla dies sine linea, dal 1907 sino al 1940.

L'Oeuvrekatalog riunisce una produzione artistica sorprendente nella sua estensione, addirittura monumentale, verificata e raccolta dall'autore in un elenco al quale poter fare riferimento senza possibilità di errore. Così concepito il catalogo autografo non è solo uno strumento per verifiche di autenticità: provvedendo regolarmente ad esso Klee si garantisce l'opportunità di pensare a tutto il proprio lavoro come ad un'unica cosa, un unico oggetto complesso, e sotto questo aspetto si offre oggi alla nostra riflessione.


Numerazione
Klee attribuisce ad ogni lavoro un numero progressivo, che dal 1925 diventa un codice alfanumerico. A detta di Felix Klee, suo figlio, questa variazione del formato del numero di codice nasce da un suggerimento di Hans Goltz, primo gallerista del padre: essendo Klee un artista estremamente prolifico era da evitare che gli acquirenti sapessero quante opere fosse in grado di produrre ogni anno, poiché l'informazione avrebbe potuto influenzarne il valore commerciale.


Tecnica di esecuzione
Nell'Oeuvrekatalog è riportata l'indicazione della tecnica di esecuzione, articolata principalmente in tre categorie: Zeichnung, Farbiges Blatt, e Tafelbild, cioè disegno, foglio a colori e tavola. Dietro queste tre categorie si nascondono le tecniche più varie e disparate, in termini di preparazioni del fondo, strumenti per l'applicazione del colore, mascherature, ritagli ed incollaggi, inclusione di frammenti, sino all'inversione tecnica più letterale: dipingere con la penna e disegnare con il pennello. Questa tripartizione non va quindi presa nell'accezione tradizionale ma piuttosto come un ordine mentale stabilito dall'autore per definire tre classi diverse del gesto creativo.


Classe A e Classe B
Sino al 1913 egli suddivide i suoi lavori in due grandi gruppi: «non dalla natura», siglati nell'Oeuvrekatalog come A, e «dalla natura», siglati B. Il catalogo è inoltre arricchito frequentemente da ulteriori annotazioni, quali il prezzo di vendita del quadro, le dimensioni, e l'unione di alcuni gruppi di disegni in serie particolari.


Riguardo l'analisi dettagliata dell'Oeuvrekatalog kleeiano cfr. C. Rumelin, Notes on the Catalogue raisonné, in Paul Klee. Catalogue Raisonné, vol. I, 1883-1912, Paul Klee Stiftung, Kunstmuseum Bern, Bern 1998, pp. 19-35.

 
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Il Lascito Teorico